UNDER 18 ELITE CAMPIONE D'ITALIA 2017

COPERTINA 1

A tutti “VOI” che avete trasformato un sogno…in realtà!!!

Campionato 2016/2017 categoria UNDER 18 èlite

# GIOCATORE RUOLO ANNO ALTEZZA
4 NICOLO' FERRARI PLAYMAKER 1999 181
5 LORENZO BARAZZONI GUARDIA 2000 182
6 DAVIDE MARGINI GUARDIA 2000 188
7 CRISTIAN PIETRI ALA 2000 188
8 FEDERICO VERONESI PLAYMAKER 1999 180
9 MATTEO PIZZETTI PLAYMAKER 2000 175
10 MICHAEL SUBAZZOLI ALA 1999 190
11 (C) MATTEO CORGHI GUARDIA 1999 175
12 RICCARDO ROSSI ALA 1999 193
13 THOMAS AGUZZOLI GUARDIA 2000 195
14 HAMZA BALILI ALA 2000 184
15 MATTIA MORINI ALA 1999 198
16 GIANLUCA CHIERICI GUARDIA 1999 182
17 PIETRO MONARI GUARDIA 2000 180
18 SAMUEL DILAS CENTRO 1999 205
20 FILIPPO BERTANI GUARDIA 1999 182
  ANDREA LIGABUE COACH    
  ALESSANDRO FREDDI ASSISTENTE    
  ANTONIO MASSA ASSISTENTE    
  RINO MANTOVANI ACCOMPAGNATORE    

 

 

Questi sono i miei ricordi, pensieri ed emozioni, e proprio per questo che alcune sfumature potrebbero non trovare corrispondenze complete , come per esempio un risultato, un parziale, un canestro realizzato, perchè quanto proverò a descrivere è frutto di un immediatezza emotiva, non sempre riuscirò a nominare tutti gli attori di questa fantastica impresa e me ne scuso, ma dietro a questo semplice testo ci sono pensieri mai esternati e che fino adesso hanno fatto parte della mia sfera emotiva. Ringrazio questi magnifici ragazzi, lo staff tecnico e logistico che in ogni momento hanno fatto più del loro ”dovere”, una particolare menzione va a tutti i genitori che hanno saputo sostenerci in ogni modo e forma, in maniera discreta e per questo il loro contributo è parte integrante del risultato finale. Vorrei anche spendere qualche parola per la nostra società, la Pallacanestro Novellara, che ha sempre prestato attenzione particolare per il lavoro rivolto al settore giovanile, dove non sempre dall’esterno sono risultate evidenti sinergie e decisioni frutto del lavoro di persone serie, competenti e profondamente innamorate di questo sport.

Sono le 16,00 di sabato 22 aprile ed insieme alla dirigenza novellarese ci si avvia per Bologna con destinazione PALA DOZZA dove i nostri ragazzi dell’ U18 élite giocheranno alle 18,00 la semifinale regionale contro Forlì, squadra a quanto ci dicono ostica, combattiva e proveniente dall’eccellenza, l’altra semifinale vede i padroni di casa della Fortitudo e super favoriti di questa Final Four regionale, confrontarsi con il Pontevecchio. I nostri ragazzi arrivano all’evento dopo un percorso quasi netto di 37 vittorie su 38 incontri disputati tra prima e seconda fase del girone regionale. Il coach Ligabue Andrea , in arte Liga, è tranquillo e soddisfatto di quello che i ragazzi hanno fatto fino adesso, ma giustamente siamo qui per giocarci l’accesso alla finale…,inizia la partita l’impatto è nervoso, tanti errori da entrambe le parti, nonostante ciò rimaniamo attaccati al match che ci vede sotto per quasi tre quarti di gara seppur con scarti ridotti, all’intervallo lungo siamo a -4. All’inizio del terzo quarto, fedele alla cabala che mi accompagna da anni, mi eclisso e comincio a circumnavigare il PALA DOZZA, ogni tanto metto il naso dentro e vedo che siamo passati avanti, e velocemente ritorno a passeggiare per Bologna, rientro all’inizio dell’ultimo quarto, e i nostri boys continuano mostrare carattere e decisione, ma per me è troppo dura rimanere e ritorno a passeggiare intorno al palazzetto, ormai conosco ogni dislivello del marciapiede, passano i minuti ma adesso devo e voglio soffrire con i nostri baldi giovani, entrando nel tempio del basket italiano, d’istinto guardo il tabellone, mancano tre minuti alla fine della partita e siamo avanti di 6 punti, punteggio bassissimo, le nostre guardie in primis hanno spaccato in due la partita nel finale, si soffre ma alla fine vinciamo mostrando gli attributi, marchio di fabbrica che negli anni ha sempre contraddistinto la Pallacanestro Novellara, infatti solo a tratti siamo riusciti a far emergere il nostro talento, finisce 49-42 e siamo in finalissima.

PALLACANESTRO NOVELLARA 49 PALLACANESTRO FORLI’ 42
(7-10/19-20/31-30/49-42)

Tabellini: Ferrari 10, Barazzoni 2, Margini, Monari, Pizzetti 8, Bertani, Aguzzoli 12, Rossi 5, Subazzoli, Morini 7, Dilas 5, Chierici.

Mentre rientriamo verso Novellara, veniamo a conoscenza che il giorno seguente incontreremo in finale la Fortitudo, avversario secondo il nostro staff tecnico, meno scomodo di Forlì anche se più talentuoso e fisicamente pronto, ma a non importa domani si torna a Bologna per vincere, un po' preoccupati perché in caso di sconfitta dovremmo spareggiare con la vincente dell’Umbria in quel di Fossombrone al mercoledì alle 21,00!! E’ domenica, siamo tutti molto tranquilli io e Daniele Mariani Cerati, il nostro presidente, ci fiondiamo dal consigliere nazionale Galimberti domandando se in caso di sconfitta, si può far qualcosa per anticipare l’inizio partita dello spareggio a Fossombrone, dopo averci consigliato sul da farsi, anche i genitori di fede fortitudina ci rassicurano pensando che la finale, ancora da giocare, sia ormai cosa loro, tra l’altro ci chiedono con tono colmo di curiosità: dove si trova Novellara? Lo impareranno molto presto a loro spese!! Palla a due Bologna avanti anche di 10 punti, sono grossi, corrono e sono carichi, armi che non ci intimoriscono, anzi…, Thomas ci tiene a galla, e piano piano recuperiamo il divario, all’inizio del terzo quarto cambiamo marcia, i nostri avversari rimangono fermi a 33 punti realizzati per ben nove minuti, la nostra titanica difesa e la convinzione di essere vicini ad un traguardo fino a qualche mese fa inaspettato, fanno si che il divario dilati sempre più, non ci prendono più ed io non sono mai uscito dal palazzetto!!L’ultimo quarto è l’apoteosi, una sola squadra in campo ed è la nostra, abbiamo dato lezione di basket ed il tabellone del punteggio ci premia indicando il risultato finale: Novellara 58 Fortitudo 42, superbi, siamo campioni regionali, fantastici ragazzi, a Fossombrone ci vanno gli altezzosi e presuntuosi bolognesi, mentre noi stacchiamo il biglietto per l’interzona di Senigallia, e non so perché, comincio a dire che vinceremo il titolo nazionale……

PALLACANESTRO NOVELLARA 58 FORTITUDO BOLOGNA 42
(9-9/23-24/39-33/58-42)

Tabellini: Ferrari 17, Barazzoni, Margini, Balili n.e, Pizzetti 8, Bertani, Aguzzoli 15, Rossi, Subazzoli, Morini 6, Dilas 12, Chierici.

u18 elite campione regionale 2016 2017

Come costume della nostra società, prima di un evento particolarmente importante, programmiamo una riunione genitori spiegando quali saranno le direttive comportamentali da seguire, l’abbigliamento e tutto ciò che può regalare serenità ai ragazzi ed allo staff, non manco di informare ai genitori che ogni forma di aiuto è ben accetta, detto e fatto!! Con Rino Mantovani, accompagnatore della squadra e con Giovanni Davoli dirigente responsabile della società, si decide che non possiamo presentarci ad un interzona con le divise da gioco che perdono i pezzi, quindi con Ettore Benevelli, dirigente della serie C, decidiamo che i ragazzi per l’occasione vestiranno la divisa della prima squadra. Sono le 06,00 del 22 maggio e sto sorseggiando il primo caffè della giornata, mi pervade un senso di estrema tranquillità, di sicurezza, è una strana sensazione anche perché gli avversari da incontrare sono UDINE, CASTELFIORENTINO e JESOLO/SANDONA’, quest’ultima favorita per l’accesso alla finale di Udine. Alle 07,30 siamo pronti a partire si fa per dire, per Senigallia, Filippo non trova la carta d’Identità…, il buon Davide l’aveva rifatta il giorno prima…. , si telefona in Comune ma gli uffici sono chiusi, finché si decide che Filippo arriverà a Senigallia dopo aver fatto un nuovo documento accompagnato dai nonni, assente anche Veronesi Federico per impegni scolastici, anche lui arriverà a destinazione in ritardo insieme a Massa Antonio che insieme a Freddi Alessandro compone lo staff tecnico guidato dal “Liga”. Purtroppo non potranno scendere in campo Riccardo, “piccolo” strappo , si fa per dire, alla coscia di 3 cm, ed il capitano Corghi Matteo il quale lamenta un problemino fisico che troverà rimedio con un intervento chirurgico, a proposito, Cristian rientra proprio in occasione della trasferta in terra marchigiana dopo un lungo periodo di stop causato da un delicato intervento chirurgico per la rimozione dell’appendice, e Davide ha messo i piedi in campo in occasione della Final Four di Bologna dopo mesi di inattività, anche per lui si sono aperte le porte della sala operatoria….Ultimo controllo da parte di Monica Moreschi, fedele segretaria e responsabile della logistica, e via si chiude la porta della sede, arriva Daniele per un saluto, poi si parte decisi come dei pompieri verso l’ignoto…un lungo viaggio con i nostri pulmini, mi accomodo al fianco di Rino, abilissimo autista oltre che dirigente, e si comincia a dialogare del più e del meno, i ragazzi dormono tutti, passiamo Bologna ed il pensiero, va alla Fortitudo…, si passa il Rubicone e certo di una risposta sicura chiedo ai ragazzi , che nel frattempo si sono svegliati, cosa gli ricorda questo fiumiciattolo e quale famosa frase lo identifica nella storia d’Italia… dopo un po' arriva da Pietro la risposta esatta ad entrambe le domande, a dire la verità gli altri compagni di viaggio hanno lamentato qualche ..indecisione. Musica rap a manetta, siamo sveglissimi e mi faccio una cultura il merito, tanto è che a Rino dico: se passiamo il turno mi vesto da rapper in occasione dell’ultimo pranzo a Senigallia. Arriviamo a destinazione dopo un tranquillo viaggio alle 11,15, l’HOTEL SENIGALLIA è pulito ed ordinato e noi, insieme ai genitori, siamo gli unici ospiti, Simone, il gestore, ci accoglie molto cordialmente mettendosi a nostra disposizione per ogni cosa, designate le camere e sistemato i bagagli, alle 12,30 il pranzo super abbondante e di qualità, prerogative che accompagneranno la nostra permanenza per tutti i tre giorni di ospitalità. Tutti a fare la pennichella, il riposo si rende necessario alle 17,30 ci aspetta il primo avversario, UDINE, una squadra che dalle informazioni in nostro possesso, vanta un paio di importanti individualità ma in teoria, dovrebbe essere alla nostra portata, ritrovo alle 15,30 perché alle 16,00 ci attende il riconoscimento e la verifica documentale, alla partenza le facce dei ragazzi sono quelle giuste, borsoni sui pulmini e dopo un paio di giri a vuoto per trovare il palazzetto, attraversiamo la porta d’ingresso di un bel palasport, la nostra palestra al confronto.., eccoci, ci siamo, si ha la sensazione di essere importanti, degli eletti e in parte è vero, i ragazzi hanno fatto qualcosa di memorabile per arrivare fin qui. Pronti via e un parziale di 9-0 ci tranquillizza, i friulani pur rientrando nella gara non sembrano spaventare più di tanto, il +10 all’intervallo lungo ci dona serenità e si riparte sul + 13 all’inizio del quarto periodo, la partita rimane saldamente nelle nostre mani, finisce senza patemi, la prima è superata.

PALLACANESTRO NOVELLARA 63 CBU UDINE 52
(20-12/30-20/48-35/63-52)

Tabellini: Ferrari 4, Barazzoni 2, Margini 2, Pietri 5, Pizzetti 14, Bertani, Aguzzoli 10, Balili, Subazzoli 2, Morini 12, Dilas 10, Chierici 2.

Chiamo Daniele e Giovanni pieno di felicità ed orgoglio e gli spiego come è andata; mi preoccupa a questo punto, capire quale sarà la partita chiave per noi, guardo una parte della partita successiva e rimango impressionato dal ritmo e dalle alte percentuali al tiro di entrambe le compagini, i toscani non mollano ma i veneti sono veramente molto forti con giocatori perimetrali di qualità ed un lungo assai sveglio e capace, alla lunga lo strapotere di JESOLO/SANDONA’ esce ed il + 15 finale ci sta tutto. Si ritorna in albergo stanchi ed affamati, il pasto, rigorosamente da sportivo, è come al solito abbondante e il gestore Simone, in arte Carlo (vedi Cracco) cosi soprannominato dal Liga, dimostra sempre più affetto ed interesse per la nostra squadra, con lui organizziamo per la sera successiva una sorpresa per Samuel per festeggiare i suoi bellissimi 18 anni. Alle 21,00 si esce per una passeggiata che a parte alcuni casi è tranquilla, anche il rientro sembra nella norma, alle 23,30 tutti a letto, io con Rino e lo staff tecnico, ci accomodiamo nell’hall dell’albergo per farci una birra, mentre i coaches studiano il filmato della partita successiva alla nostra al fine di carpire segreti ed apportare rimedi a ciò che CASTELFIORENTINO ha nelle sue corde. La mattina seguente sveglia alle 08,00 e dopo mezzora colazione abbondante, quello che mangiano questi ragazzi potrebbe sfamare il pianeta, giusto così anche perché alle 10,00 andiamo a far visita, invitati, al negozio della catena TRIPLE, il gestore ex giocatore di basket, è molto disponibile e dopo un paio di foto ed acquisti si ritorna in albergo per un riposino prima del pranzo. Nel pomeriggio si riparte destinazione palazzetto questa volta lo troviamo al primo tentativo, sono teso, ho paura che la velocità delle guardie toscane unitamente alla loro precisione nel tiro ci crei dei problemi, i ragazzi mi sembrano concentrati, l’inizio è devastante, un impietoso -16 chiude un quarto che ci ha visto in balia degli avversari i quali hanno fatto il loro mentre noi eravamo in stato confusionale, quello che temevo, cioè la partita a rischio, si stava avverando! Il secondo quarto è tutta un'altra cosa, ho rivisto la nostra squadra battagliera e fiduciosa tanto che arriviamo all’intervallo lungo incollati ai toscani, del terzo quarto conosco poco, la cabala mi impone lunghe passeggiate nel viale antistante al palazzetto, naturalmente l’occhiata giusto per vedere come andava la davo spesso, purtroppo torniamo in svantaggio, altro contro break con conseguente sforzo che paghiamo duramente, a 3’ e 42” dal termine siamo sotto di 14 punti, è fatta mi dico, col cavolo! Ritorniamo sotto a suon di triple e palle rubate ed abbiamo in mano il pallone per vincere la partita, a due secondi dal termine Nicolò, fautore della strepitosa rimonta , scocca da otto metri il potenziale tiro della vittoria, tutti con il naso all’insù, io lo vedo dentro…mi sbaglio esce di poco, abbiamo perso di due punti la seconda partita dell’anno, il tabellone indica 65 a 67, non riesco a farmela passare, noi siamo più forti, ma l’esperienza che per un momento ho messo nel cassetto, mi insegna che queste sono partite strane dove anche giocando male bisogna avere la capacità di vincerle, parlo con Liga e mi dice che forse ha bombardato troppo i ragazzi sul che cosa gli avversari sono di solito fare ma specialmente sulle caratteristiche individuali, piuttosto che spiegare quello che noi dovevamo gestire in determinate situazioni, è un spiegazione che può trovare del vero anche se troppo protettiva verso i ragazzi, o meglio, i nostri non erano pronti a questo tipo di approccio. Si torna in albergo con le pive nel sacco, deluso del risultato ma, nel tempo ho assaporato il bello di una reazione, quella degli ultimi minuti di gara, che mi ha fatto riflettere e pensare: per andare alle finali nazionali di UDINE dobbiamo vincere contro JESOLO/SANDONA’ con uno scarto di 9 punti, e loro sono molto forti, però quante volte da allenatore ho vinto contro squadre partite impossibili aggiungendo alla qualità del gruppo serenità e determinazione, quella novellarese per intenderci….

PALLACANESTRO NOVELLARA 65 ABC CASTELFIORENTINO 67
(7-23/30-3/45-44/65-67)

Tabellini: Ferrari 16, Barazzoni, Margini 6, Pietri 7, Pizzetti 3, Bertani, Aguzzoli 11, Veronesi, Subazzoli , Morini 8, Dilas 14, Chierici.

Alla cena serale ci aspetta la torta per Samuel che si esibisce in un lunghissimo ed articolato discorso, circa 10 secondi dove in sintesi ringrazia e dichiara che daremo 20 punti ai veneti il giorno successivo, il tutto mentre Nicolò sta ancora masticando il primo boccone di carne ed Amza, Pietro e Federico hanno fatto secco un intero pollaio, ed è proprio Amza che mi chiede come mai non li lasciamo uscire da soli alla sera, la risposta arriva dopo un paio di ore dove la logica immaturità del gruppo, vista l’età, esce in modo prorompente, mi sembrava di accompagnare una scolaresca delle elementari tanto erano bambinoni, poi la voce baritonale del Liga ha riportato i ragazzi nei ranghi e alle solite 23,30 a nanna, naturalmente insieme allo staff tecnico sempre nell’hall dell’albergo, ci siamo fatti l’ennesima birra pensando che con i ragazzi l’approccio tecnico del giorno dopo doveva essere diverso da quello proposto prima del match perso contro i toscani, all’1,30 i nostri tecnici vanno verso il letto, Liga e Alle sperano sia una notte diversa da quella precedente che ha visto Antonio gorgheggiare come solo una un branco di adorabili suini sa fare per tutta la notte… speriamo. E’ il ”giorno decisivo”, colazione abbondantissima perché si gioca alle 12.00, due chiacchiere in compagnia, e via a vedere UDINE contro CASTEFLFIORENTINO, partita senza storia dominata dai toscani in lungo ed in largo, vittoria inutile perché il risultato che conta è il nostro. Il prepartita vede i dirigenti veneti informarsi dal commissario del concentramento sulla logistica delle finali nazionali di UDINE, ed immediatamente rimembro un episodio analogo: a Bologna con i genitori fortitudini che ci rassicuravano della trasferta spareggio di Fossombrone, la cabala si appropria dei miei pensieri e mi dico, anche ste veneti hanno venduto la pelle dell’orso prima di averlo preso, vuoi vedere che gli facciamo lo scherzetto ? A Rino e Liga dico ” se vinciamo questa partita diventeremo campioni d’Italia!!!” Consapevoli della forza degli avversari, i nostri ragazzi entrano in campo sereni e con la faccia cattiva si inizia, grandi giocate, testa bassa ,zero timore e dopo 5 minuti siamo sopra di 5 punti senza fatica, è il preludio di una partita da incorniciare, i nostri boriosi ma bravi avversari ci stanno affrontando ricordandosi della partita del giorno prima, ma noi liberi da ogni tensione andiamo all’intervallo lungo con un meritatissimo e monumentale + 25 merito anche di una nostra profondità nell’organico. Daniele mi chiede se il risultato è giusto…. , a proposito ho visto la partita seduto sul gradino numero 17…, naturalmente il terzo quarto lo passo usurando l’asfalto del viottolo antistante al palazzetto, unico problema è che ci sono delle scuole ed i ragazzi cominciano ad uscire guardandomi con aria sospetta, per fortuna ho l’abbigliamento societario con tanto di stemma che giustifica la mia presenza in zona, rientro e vedo che chiudiamo il terzo quarto a più 23, ottimo mi dico ma noi, per effetto della classifica avulsa, dobbiamo vincere con una scarto minimo di nove punti, quindi è come fossimo a più 14, che non è poco ma visto le basse percentuali di realizzazione degli avversari, un loro rientro è da considerare, mi accomodo sul gradino numero 17 e subito comincia l’inesorabile rimonta veneta, noi non molliamo ma la qualità del tiro da fuori degli avversari è cosa certa, si arriva a più 11 a quattro minuti dal termine, qui inizia la partita da uomini veri, in questo momento la forza mentale supportata da quella fisica fa la differenza, è una sofferenza, è un tira e molla, Filippo “Gatto”, prende un rimbalzo offensivo che ci fa respirare, l’ultimo giro di lancette ci vede avanti di 10 punti con il loro tiratore principe in lunetta per due tiri liberi, realizza il primo e sbaglia il secondo, siamo in vantaggio per differenza canestri (+ 9), transizione con tiro a 45” dal termine, errore ma sempre Filippo recupera palla, la gestiamo per quanto possibile, altro tiro sbagliato, mancano 23” ed i veneti decidono per un tiro rapido a 16” che sbagliano, rimbalzo di Samuel e palla a Nicolò che subisce il fallo che lo porterà sulla linea della carità, a 11” dal termine, time out avversario, mi guardo intorno e vedo la mamma di Morini Mattia passeggiare e farsi vento, percepivo le palpitazioni degli altri genitori, che in questi giorni non hanno mai mancato di sostenerci in continuazione mantenendo il loro ruolo, per fortuna ho preso la pastiglia della pressione mi sono detto…., io che mi dicevo che non potevamo perdere, che la palla è rotonda, che meritavamo solo di vincere…, Nicolò si presenta in lunetta, è come un film che spero a lieto fine, mette il primo ed anche il secondo tiro libero con sicurezza, JESOLO/SANDONA’ velocemente si riversa nella nostra metà campo, siamo messi bene il loro primo tiro da tre non riesce, l’avversario è obbligato allo scarico perché la nostra difesa regge, non riusciamo però ad evitare l’ennesimo tentativo veneto a 5” dal termine, tiraccio, dobbiamo solo stare fermi il rimbalzo è loro ma c’è tempo per un tiretto sotto canestro del tutto ininfluente e tra l’altro sbagliato, finisce 61 a 50 e siamo alle finali nazionali a quattro di UDINE, chiamo Daniele, Giovanni, e naturalmente mia moglie, tutti increduli ma strafelici, erano 25 anni che una squadra novellarese non partecipava ad una finale nazionale, mi alzo dal gradino numero 17, lascio festeggiare la squadra e lo staff, è la loro vittoria, poi scendo sul campo da gioco e comincio ad abbracciare tutti, i ragazzi si metto in circolo ed io nel mezzo, si balla e si urla, si è avverato un sogno!!!

PALLACANESTRO NOVELLARA 61 JESOLO/SANDONA’ 50
(17-7/38-13/51-27/61-50)

Tabellini: Ferrari 18, Barazzoni, Margini 6, Pietri, Pizzetti 5, Bertani, Aguzzoli 11, Monari, Subazzoli , Morini 8, Dilas 13, Chierici.

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Il rientro in albergo è da campioni, ci aspetta un pasto extra sportivo a base di pesce, tutti contenti meno il Liga allergico a questa specie animale, Simone in arte Carlo è felicissimo ed io devo espletare un compito, una promessa, quella fatto a Rino sul pulmino: vestirmi da rapper!!Chiamo Amza e Matteo, che sono stati i miei maestri di musica i quali cominciano a mettermi la canotta regalata a Samuel la sera precedente dai suoi compagni di squadra, occhiali finti Ray Ban, catena da tauro, e pantaloni di tre taglie abbondanti oltre al cappellino messo sulle ventitré, parte la musica, genitori e giocatori non capiscono come mai, Matteo “Pizzo” mi presenta come ospite d’eccezione ed io comincio a ballare sulle note di una a me sconosciuta canzone rap, gran stupore , gran successo grandi risate, quello che volevo. Pomeriggio al mare e alle 17,30 partenza per Novellara, dove torniamo da vincitori pronti a diventare Campioni d’ITALIA. Dal giorno dopo si comincia a realizzare e pensare alla logistica per le finali nazionali, una serie di telefonati e zac, sorpresa, uno degli organizzatori e Davide Micalich autore del libro “LA MANO COME UNA COLT” dedicato a Claudio Malagoli indimenticato campione novellarese doc, scomparso prematuramente 30 anni fa, gli telefono ed è felice del nostro grande risultato, contattiamo anche Luca, figlio di Claudio, che garantisce la sua presenza e non vede l’ora di salutarci. Mi viene in mente di portare a Micalich la maglia di Claudio che costudiamo gelosamente presso la nostra sede, al solo scopo di esporla nella fase di presentazione riservata esclusivamente alle squadre partecipanti alle Final Four, proposta che non ha trovato condivisione, pazienza .., nel frattempo conosciamo le tre squadre che ci accompagneranno nella kermesse friulana, noi giocheremo la prima partita alle 17,30 contro CASALPUSTRLENGO, l’altra semifinale vedrà SASSARI, campione d’Italia in carica, confrontarsi con MESTRE.“….dobbiamo presentarci a UDINE consapevoli della nostra forza, questo che avete ottenuto è un risultato storico, meritato, dovete anche sapere che ci sarà della pressione su di voi, ma affronterete ragazzi della vostra età, anche loro avranno paure, incertezze, emozioni, dovete andare sereni ma determinati ed orgogliosi di voi stessi, rappresenterete una società, una comunità, date il massimo in ogni circostanza e tutto andrà bene….” questo è quello che ho detto al termine della riunione antecedente alla trasferta di UDINE. Sono le 7.30 del 9 giugno, sempre con i nostri pulmini partiamo con destinazione UDINE, i nostri avversari sono già a destinazione dal giorno precedente, ma questo non ci preoccupa siamo abituati a viaggiare e poi a giocare, questa volta nessun intoppo burocratico, dopo quattro ore di viaggio arriviamo a destinazione, l’ HOTEL SAN GIORGIO che ospiterà lo staff in questi due giorni(i genitori sono alloggiati altrove) è carino ed accogliente, ci riceve il proprietario Fulvio, subito ribattezzato Buller (vedi Simonazzi della Pallacanestro Gualtieri), anche qui sistemazione nelle camere e poi pronti per il solito pranzo rigorosamente ”sportivo”, siamo tutti un po' stanchi ed alle 15.30 dovremmo incamminarci verso il campo di gioco, quindi il riposino è d’obbligo, quando mi appoggio sul letto il mio sguardo è attratto da un libro posizionato sul comodino, è il Vangelo…. d’istinto lo apro e leggo qualche pagina…Sono le 14.30 e con Rino vado a visionare il campo di gioco anche perché alle 16.30 è in calendario la riunione informativa con i commissari e le società partecipanti, è vicino ed andiamo a piedi, ho l’occasione di parlare con l’allenatore di MESTRE che mi chiede come è andata contro JESOLO/SANDONA’, che non manca di dirmi che in finale regionale li hanno battuti con uno scarto di 15 punti, sono talmente intimorito che, da vecchio marpione, gli dico che noi abbiamo fatto la partita della vita e che di conseguenza arriviamo a questo evento senza pretese, consapevoli della superiore forza dei nostri avversari, di solito non sono bugiardo, pinocchio docet…, nel frattempo Riccardo, Pietro e Nicolò, stanno registrando due scenette a dir poco esilaranti dove un pastore, uno schiavo ed un serpentello, sono protagonisti di un video che passerà alla storia tanto è divertente. Inizia la riunione tutto secondo regola, nessuna novità, il commissario però ci ricorda:

”… dovete rendervi conto che questa è una finale nazionale, ci siete solo voi quattro società, affrontatela con orgoglio perché è un evento che vi ricorderete per sempre.” Alle 17.00 ho il piacere di abbracciare Federico Cigarini assistente del CASALPUSTERLENGO, e mio ex giocatore nelle giovanili e in serie C a Novellara, lui ci teme moltissimo e lo ha detto anche al suo capo allenatore, teme la nostra determinazione paesana che conosce bene, la qualità dei ragazzi e la voglia di vincere che in questi tipi di occasioni non è mai mancata alle nostre squadre. Dopo il saluto al Ciga ho un compito societario da espletare, tutto risale alla loro partecipazione al TORNEO DI PASQUA, quando decidemmo per il trentennale di invitare le società che nel tempo avevano partecipato massivamente e che non avevano creato problemi, CASALPUSTERLENGO era una di queste, naturalmente ricordammo ai loro dirigenti che la qualità tecnica è il biglietto d’entrata necessaria per la partecipazione ad un evento per noi importantissimo, purtroppo non è stato così , un mese prima del torneo hanno scritto che si sarebbero presentati con un gruppo.. un po' troppo giovane, quasi totalmente nati nel 2001, ho ribadito personalmente che potevano, come da regolamento, usufruire di cinque prestiti, ma alla fine dei conti la squadra che ha disputato il Memorial Malagoli si è dimostrata non all’altezza dell’evento, da lì abbiamo deciso, come comitato del torneo, di cercare un chiarimento al fine di mantenere gli ottimi rapporti che da sempre hanno condiviso le due società, il loro allenatore ci spiegò i motivi della loro scelta definita “forzata” per motivi interni, quindi come mio costume , ho voluto chiarire formalmente “l’equivoco” con il loro responsabile del settore giovanile, che comprendendo la situazione e si è scusato, precisando che non era al corrente di niente fino alla nostra mail di protesta. Ore 17.30 inizia la partita, sono seduto in “curva” e mi vedo arrivare i genitori di Germani Enrico, che passando per Udine e sapendo dell’evento, hanno voluto essere presenti, che bravi! al mio fianco Giancarlo ”polpa”, allenatore del nostro settore giovanile che quando poteva era in palestra con i ragazzi che da lì a poco avrebbero disputato la semifinale. Dopo pochi minuti di equilibrio, la zampata avversaria lascia il segno, complice una difesa un po' troppo permissiva sulle penetrazioni ci troviamo sotto 10-19, accidenti mi sono detto, e pensare che dieci minuti prima avevo detto a Luca Malagoli, che avremmo venduto cara la pelle, e lui di risposta ” ne sono sicuro per questo ho portato i miei under 18 a vedere come gioca una quadra con gli attributi”( a dir la verità ha detto con le palle), time out novellarese e ritorno in campo di Cristian, che darà il via ad una rimonta senza fine, dopo due quarti chiudiamo a +5.Il terzo quarto non l’ho visto, questa volta ho passeggiato a fianco di un fiumiciattolo, visitato la parte vecchia di Udine, e controllato quanti bicchierotti di rosso friulano hanno bevuto cinque baldi ottantenni, il tutto con veloci visite al palazzetto giusto per capire come andava, anche se intuivo dal calare dell’intensità delle trombe avversarie e dal sempre più crescente ritmato tam tam dei nostri tamburi, che tutto procedeva nel verso giusto. Inizia l’ultimo interminabile, complicato e decisivo quarto di gioco, giochiamo da Dio, i nostri ragazzi stanno rullando gli avversari, a pochi minuti dal termine siamo a +12, Samuel segna in semi gancio, il suo avversario diretto simula una sfondo, buono canestro e un tiro libero, il lungo avversario rimane a terra e Samuel gli si “para” sopra mimando un alzati……., questo episodio nel modo e nel momento che è accaduto, mi ha dato una carica esagerata, soprattutto perché ho visto, oltre all’evoluzione tecnica, anche quella caratteriale di un ragazzo fondamentalmente introverso; è uno dei tre episodi chiamiamoli “emozionali” che più mi hanno maggiormente colpito nella due giorni friulana (gli altri due arriveranno poi), ormai è fatta, chiamo Daniele per raccontargli l’ultimo minuto in diretta, mi dice che sta vedendo la partita nel sito FIP in streaming, anche Monica sta trasmettendo “con una tecnologia avanzata” (lo ha fatto anche all’interzona) entra in campo Michael che proprio oggi compie 18 anni e che anche per lui alla sera ci sarà la sorpresa della torta, il regalo se lo fa lui segnando allo scadere il canestro della staffa.

Come al solito corro in campo ad abbracciare in primis il Liga, poi tutti i ragazzi, sono tutti felici, li guardo e penso che i sacrifici che tutti noi dirigenti facciamo togliendo spazio alla famiglia, ricevo i complimenti da mia figlia Silvia, ai nostri hobby od al semplice dolce far niente, sono stati esageratamente ripagati, dimenticavo…siamo in FINALE NAZIONALE!!! Mi dico è un sogno , guardo il Liga e siamo entrambi increduli, viene verso di me il Ciga con aria contrita, lui ha perso, poi in orecchio mi sussurra”… bravissimi temevo che andasse a finire così, se proprio dovevamo perdere…. sono contento per voi, è come se un pò avessi vinto anch’io ….”, io il Ciga lo conosco bene, era sincerissimo, ed è stato uno dei ragazzi che ho allenato con cui ho avuto un feeling particolare, è il “senso di appartenenza ad una società”.

PALLACANESTRO NOVELLARA 78 UCC CASALPUSTERLENGO 64
(17-19/36-31/60-44/78-64)

Tabellini: Ferrari 15, Barazzoni, Margini 11, Pietri 9, Pizzetti 7, Bertani, Aguzzoli 12, Veronesi, Subazzoli 2 , Morini 8, Dilas 14, Chierici.

Dopo i festeggiamenti mi fermo un po' a vedere l’altra semifinale che vede i campioni d’Italia uscenti di Sassari affrontare Mestre, l’inizio è di marca sarda, gioco in velocità difesa organizzata, dopo cinque minuti sono a + 11, poi i mestrini allungano la difesa, chiudono le linee di passaggio, mani addosso, mettono qualche tripla, e rientrano in partita, sapremo a cena che saranno i veneti ad affrontarci nella finalissima del giorno dopo, avrei pagato per non incontrarli….Durante la cena si festeggia Michael, l’euforia regna sovrana, siamo tutti strafelici, Daniele mi chiama e mi informa che per la finalissima ci sarà anche lui accompagnato dal nostro Sindaco Elena Carletti, e da Giada Maiocchi grande tifosa e fedele aiuto come ufficiale di campo, devo dire che i ragazzi non stavano percependo fino in fondo quello che all’indomani si sarebbero giocato una finale nazionale, tanto è vero che sono riusciti alle 22.30 a far sì che il responsabile dell’Hotel mi chiamasse perché il caos stava regnando nelle camere, non dimentichiamoci che a differenza della trasferta di Senigallia, in Hotel vi erano altri ospiti, ho chiamato la squadra a rapporto e Matteo “Pizzo” con un ”ho-ho” capisce che sono …i, alla squadra dico quello che va detto e che potrei prendere provvedimenti individuali, l’ho già fatto in una semifinale regionale, messaggio percepito e alle 23.30 in branda, tutti meno lo staff impegnato a studiare i prossimi avversari ed a farsi una birra, io ha “malincuore” ho partecipato. Mi sveglio alle 6.00 e dopo la doccia vado a prendermi un caffè, e verso le 7.30 chiamo mia moglie che sempre ottimista mi preannuncia la vittoria, mi “tocco” e destino vuole che veda un opuscolo che pubblicizza il gay pride proprio ad Udine, ed è in quel momento che faccio l’ennesimo fioretto: se vinciamo mi vesto da donna! Colazione abbondante, poi…, Houston abbiamo un problema, dobbiamo lasciare le stanze alle 11.00 e la partita è alle 18.30 quindi i ragazzi non si possono riposare, dico a Liga di sdrammatizzare la situazione, pranzeremo alle 13.30 e potremmo, per gentile concessione di Fulvio, sostare nell’hall dell’albergo fino alle 15.30, poi un’occhiata alla partita per il 3° e 4° posto, presentazione delle squadre e partita, ipotesi accettata. Non avrei mai detto che per due ore i ragazzi passassero il tempo giocando con una monetina, gioco suggerito da Alle, poi scacchi, e chiacchiere, nel frattempo mi telefona Daniele dicendomi che al bar a Novellara, Bertolini Adriano, gli ha ricordato che proprio oggi è l’anniversario della morte di Malagoli e che sarebbe bello onoralo presentando al PALA CARNERA la sua maglia di gioco, o qualcosa che lo possa ricordare in qualsiasi modo, naturalmente sono d’accordo anche perché in parte avevo pensato la stessa cosa giorni addietro. Salgo in camera a preparare la valigia e trovo il Vangelo sul letto, leggo altre due pagine, quasi quasi mi sento come il ragionier Fantozzi quando ha visioni celestiali, sono due volte che il Vangelo è posizionato dove lo posso leggere, lo hanno messo le signore delle pulizie, ovviamente, però che caso strano ..Sono le 11.30 e vediamo arrivare Daniele, Elena con il figlio Nicola e Giada, d’obbligo uno spritz, giusto per aprire lo stomaco, poi tante chiacchiere riguardanti la semifinale del giorno prima e su come onorare la maglia di Malagoli nell’ambito della finale, alle 13.30 si va a pranzo, l’ambiente è sereno e vedo il nostro Sindaco immersa nell’atmosfera che precede un evento storico, percepisco nel suo sguardo, emozione e felicità nell’aver portato il figlio che, seppur giovanissimo, forse nel tempo in qualche cassettino della memoria si ricorderà di questo giorno. Terminato il pranzo, come detto in precedenza, approfittiamo dell’ospitalità del gestore dell’hotel Fulvio, e ci accomodiamo sui comodi divani dell’hall per riposarci un pochino, intanto Fulvio ci confida un piccolo segreto, tutte le squadre che hanno alloggiato da lui per importanti competizioni sportive, hanno vinto il titolo…, e via a toccarci! Si parte, destinazione PALA CARNERA, obiettivo: diventare CAMPIONI D’ITALIA, appena arrivati incontro Luca Malagoli che mi sfodera un sorriso a 32 denti e mi dice: “oggi viene inaugurato dopo 11 anni di restauri, il PALA CARNERA, tempio del basket friulano che ha visto mio padre diventare idolo dei tifosi, è l’anniversario della sua morte, sono presenti Bettarini e Savio ex compagni di squadra di mio padre, la finale la gioca una squadra del paese natio del papà che lo ha lanciato verso il professionismo, anche mia mamma che da anni non si presentava ad eventi del genere è dei nostri, tutti dico tutti pensano che Novellara non può fallire e tutti, anche se velatamente tifano per “noi”, ho i brividi… Nel frattempo io e Daniele contattiamo Micalich per gestire al meglio il momento da dedicare a Claudio, due parole veloci e alle 17.45 dopo aver visto vincere CASALPUSTERLENGO la finalina del 3° e 4° posto, Davide Micalich prende in mano il microfono ed alle 500/600 persone presenti onora l’amico, il campione Claudio Malagoli con parole che toccano il cuore sottolineando che oggi nella finale nazionale under 18èlite, è presente la società del suo paese, io e Daniele ci posizioniamo a centro campo e girandoci verso il pubblico alziamo la maglia che fu di Claudio Malagoli, un applauso lunghissimo accompagna questo momento di profonda emozione….Ore 18.15 cerco di capire dove andare a vedere la partita, ho altri 3000 posti da scegliere, vorrei stare a bordo campo, il fatto che ho parlato con gli alti papaveri della federazione mi facilita, in un angolo vedo il seggiolino numero 17, memore di Senigallia mi accomodo e con molta tensione aspetto la palla a due iniziale, alle 18.30 inizia l’appuntamento con la storia, è la finale nazionale e temo l’impatto al match che invece è buono con Lorenzo che infila due triple consecutive, unico vantaggio veneto 10-8, poi sempre davanti noi, il coach avversario logicamente ha preparato a dovere la partita come il Liga dal resto, forte pressione sugli esterni, Thomas e Mattia sono sorvegliati speciali e Nicolò sembra un evaso braccato da una muta di cani inferociti, Samuel si fa largo ma è dura, dopo pochi minuti Mestre allunga la difesa, tanta zona e tantissima aggressività l’arbitraggio è e sarà ottimo fino alla fine, al termine dei primi due quarti siamo in vantaggio di 6 lunghezze, meritavamo qualcosa in più. Inizio terzo quarto, abbandono il seggiolino numero 17 per andare a visitare la campagna udinese, attraverso la statale, poi un ponte e dopo qualche centinaio di metri ritorno al palazzetto, ogni giro sono 7/8 minuti, ne ho contati quattro, e tra un giro e l’altro l’occhio al risultato e qualche scampolo di partita sono d’obbligo, non vedo nemmeno l’inizio dell’ultimo quarto, poi gli ultimi interminabili minuti, è una brutta partita con tanti errori, passa qualche minuto ed a 3’,30” da termine siamo a +3, adesso per noi tutto diventa difficile, vediamo davanti un risultato incredibile, lo stiamo sfiorando, i mestrini non avendo nulla da perdere si prendono tiri che in altre situazioni non farebbero, realizzano un canestro con un terzo tempo incredibile e subiscono il fallo, hanno in mano la palla del pareggio, sbagliano e noi rifiatiamo con un a tripla di Mattia che ci riporta a +4 quando il cronometro segnala che mancano 2’,11” dalla gloria, nel capovolgimento di fronte sempre il Mattia prende il rimbalzo difensivo ed avvia la transizione, Thomas si guadagna due tiri liberi, ne realizza uno soltanto, il tabellone indica -1’,30” al termine il punteggio è fissato sul 57-52 per i nostri ragazzi, dopo l’ennesimo errore dei veneti, è sempre Thomas che dall’angolo non perdona, a 1’ dalla fine la partita sembra nelle nostre mani, 59-52 …. errore, il Leoncino Mestre assale il nostro fortino e prende tre rimbalzi offensivi consecutivi, permettendo alla loro guardia tiratrice di realizzare fuori dall’arco dei tre punti, fallo tattico su Nicolò, ennesimo viaggio in lunetta dove siamo stati poco precisi, la storia non cambia, uno su due, 60-55 a 40” dal termine, con foga gli avversari tentato un altro tiro dalla lunga distanza, canestro, 60-58! Nicolò perde palla, la rimessa è a favore degli avversari che non approfittano del nostro impasse finale, Mattia, che insieme a Thomas è stato determinante nel finale, ruba palla e si tuffa letteralmente e deviando il pallone (secondo episodio emozionale) quel tanto che basta perché arrivi a Samuel che prontamente lo consegna a Nicolò, ennesimo fallo subito, mancano 9” al termine della finale nazionale e siamo su punteggio di 60 a 58, come a Senigallia contro JESOLO/SANDONA’, il nostro play diventa padrone del destino di tutti noi, io non mi sono accomodato sul seggiolino numero 17 e me ne pento, sono proprio sotto il canestro dove Nicolò tirerà i liberi, se li mette tutti e due direi che è fatta, uno solo diventa ancora dura, parte il primo, dalla mia posizione non sono in grado di capire la forza e la parabola del tiro, vedo però la retina gonfiarsi, e uno mi dico!!.. parte il secondo libero, è fuori , rimbalzo dei lunghi veneti e veloce transizione, Davide fa un fallo intelligente, mancano 4” e 9 decimi alla fine, due tiri liberi per i nostri avversari, sulla linea di tiro libero si accomoda l’avversario che ha messo la tripla l’azione precedente, mette il primo e decide di sbagliare volutamente il secondo con la speranza di prendere il rimbalzo d’attacco, tre maglie bianche, sono le nostre, si contendono il pallone, poi non so come la palla arriva nelle mani di un avversario che scocca il tiro da tre punti ad 1” dal termine, è un tiro sbilenco e correttamente ostacolato da Davide, sono in linea, lo vedo spostato a destra ma mi sforzo di non pensare a nulla, la sirena segnala il termine della gara e vedo il pallone toccare il ferro e cadere per terra, non capisco più nulla, corro verso i ragazzi, i genitori hanno nel frattempo invaso il campo, vedo facce incredule, sofferenti ma felicissime, siamo CAMPIONI D’ITALIA. Quello che succede in campo è qualcosa di indescrivibile, si mescolano sentimenti di gioia, stupore, sorrisi e lacrime, è un continuo abbracciarsi, si chiude una stagione fantastica, strepitosa dove tutto è andato nel verso giusto e tutto nella “casa” che fu di Claudio Malagoli, è successo qualcosa di memorabile sento che lui in questo giorno, è parte integrante di noi e mi piace pensare che in quell’ultimo tiro da tre dei mestrini, ci ha messo lo zampino, chiamo mia moglie e la sento commossa, riesco solo a dire che abbiamo vinto e che è una emozione incredibile, voglio chiamare Giovanni, mi anticipa e , anche lui fatica a parlare, mi dice di fare i complimenti a tutti, vedo Nicolò seduto in panchina, mi avvicino e fraternamente gli scompiglio i capelli e gli dico che è stato bravissimo, lo vedo stanco e svuotato, alza la testa e mi dice “questa vittoria e anche per te” (terzo episodio emozionale). Dopo una ventina di minuti, le premiazioni, nell’ordine SASSARI, CASALPUSTERLENGO, MESTRE e .. NOVELLARA, la piccola NOVELLARA terra di basket, è premiata come CAMPIONE D’ITALIA, Chierici Gianluca, figura sempre discreta e garbata, vista l’assenza di Matteo Corghi, per l’occasione è il capitano, riceve dalle mani di Arletti, responsabile squadre giovanili della FIP, la coppa che certifica il nostro TRIONFO, dopo le foto di rito non so da chi, mi viene consegnata la coppa e visto il passato da rapper, non posso certo esimermi nel fare un …ballo rap con il trofeo tra le mie mani, si continua a festeggiare, prenotiamo per la cena al ristorante “IL CARDINALE”, il tempo passa e si fa tardi, dico a Cristian di andare a fare la doccia e lui di rimando, ” lasciami godere questo momento”, nulla di più giusto, a ragione, passano altri dieci minuti e i ragazzi sono in doccia, telefoniamo ai gestori degli alberghi che ci hanno ospitato informandoli dell’impresa, reazione da tifosi, grandi Simone e Fulvio.

PALLACANESTRO NOVELLARA 61 LEONCINO MESTRE ACCADEMY 59
(20-14/30-24/47-40/61-59)

Tabellini: Ferrari 10, Barazzoni 6, Margini 6, Pietri 5, Pizzetti 4, Bertani 2, Aguzzoli 11, Balili, Subazzoli , Morini 8, Dilas 9, Chierici.

U18 CAMPIONI

Il ristorante “Il Cardinale” è grande, una sala tutta per noi si canta, si brinda e devo vestirmi da donna, mi accomodo nell’antibagno del ristorante contornato da belle signore, le mamme dei ragazzi, che cominciano a truccarmi, è un via e vai di avventori che si recano in bagno, dire che mi guardano con aria sospetta è poco, gli preciso che si tratta di uno scherzo.. la mia entrata in sala crea l’ennesimo stupore, in pochi sapevano del mio fioretto, dopo un po’ mi riconoscono ed io comincio a muovermi come una “ femme fatale”, si ride naturalmente, ed i commenti sul mio nuovo look si sprecano, intanto si pensa come festeggiare i ragazzi al rientro e il nonno di “Gatto” Bertani, ne esce affermando che se il Real Madrid ha festeggialo la Champions League attraversando Madrid in pullman, perché noi non possiamo presentarci in piazza a Novellara con i ragazzi su di un carro trainato da un trattore? Ottima idea, decidiamo che si può fare, sarà compito di Monica avvisare soci e tifosi attraverso i social, terminata la cena con brindisi finale grazie ad un “magnum” di spumante offerto dalla famiglia Pietri, poi via verso casa, ora presunta di arrivo le 4 del mattino, arriviamo un po' più tardi, sono le 5 del mattino, l’adrenalina accumulata non si disperde, fatico a prender sonno… alle 10.00 mi incammino verso la sede, non vedo l’ora di condividere la mia gioia con gli altri dirigenti che per motivi personali non sono stati presenti alla finalissima, dopo poco la sede si ravviva e con Monica si preparano i festeggiamenti del pomeriggio, alle 17.00 in Rocca.

Sono le 16.30 mi incammino con mia moglie Susy verso il punto di ritrovo, fa caldo, la stanchezza di una notte quasi insonne, il viaggio di ritorno, oltre ai festeggiamenti, si fa sentire, mi chiedo anche se quello che da lì a poco andrà in onda non sia eccessivo, non vorrei fossimo considerati “troppo carichi”, poi resetto il mio cervello e mi dico che in primis non mi interessa il parere degli altri, e che questo è un evento straordinario .., arriviamo in Rocca e dopo pochi minuti il piazzale interno del nostro splendido castello comincia a riempirsi, la presenza di molte persone è visibile e l’entusiasmo tangibile; tifosi, genitori, amici, semplici cittadini che dimostrano con la loro partecipazione quanto grande è stata questa impresa sportiva, provo a contare quante persone ci sono, arrivo ad oltre 400 unità…. tante, prima del giro d’onore verso la piazza Unità d’Italia, Daniele come presidente, esterna la soddisfazione del risultato sottolineandone la grandezza, Elena il nostro Sindaco, prova a spiegare che cosa ha provato nel giorno passato con noi, non ci riesce, si emoziona, riprova finisce a stento, e adesso via sul carro dove i nostri campioni con la maglia “finali nazionali” ed al collo la medaglia dei primi classificati, ad uno ad uno si passano il trofeo della squadra Campione d’Italia, bellissimo!!!!! Segue un settimana di festeggiamenti, articoli sui quotidiani locali, ed interviste presso emittenti private, ma il clou è per sabato 17 giugno alle ore 11.00 presso il Comune di Novellara, il Consiglio Comunale vuole premiare la squadra e lo staff per l’importante impresa sportiva che ha dato ancor più lustro ad un paese dove il basket, oltre che un bellissimo sport, è considerato quasi uno stile di vita, nella splendida Sala del Consiglio che ha visto nei secoli ospitare personaggi illustri e dove spesso si sono decise le sorti politiche e non del nostro paese, gli affreschi sono meravigliosi e di fianco al Gonfalone Comunale spicca la nostra bandiera societaria che ha sventolato nel prestigioso PALA CARNERA di UDINE! Le parole che escono dalle bocche delle più alte cariche comunali, unitamente a quelle dal nostro presidente, sono toccanti, bellissime, il coach Ligabue inizia a parlare dicendo che sicuramente non arriverà alla fine del discorso, vero… proprio non riesce.., la cerimonia termina con la consegna ai ragazzi e dallo staff, di una pergamena a ricordo dello splendido risultato ottenuto, è un momento ufficiale molto toccante, pare tutto finito quando il Liga suggerisce ad Elena un mio intervento, sono lontano da loro e capisco “vuoi ballare?”, dico no, non mi sembra il caso, poi Elena ripete la domanda , adesso capisco, mi chiede di parlare, in quell’attimo dico di sì, non posso esimermi, ma cosa dico? Chi mi ha preceduto ha già detto tutto, inizio sottolineando i sacrifici che i ragazzi hanno fatto in questo lungo anno di sport sono stati tanti, e a chi aveva dubbi sulla nostra qualità, ho suggerito di andare a vedere sulla cartina stradale dove si trova Novellara, li ci sarà scritto CAMPIONI D’ITALIA, ho ricordato infine, le parole dette nella riunione prima della partenza per Udine , in sintesi “…….questo che avete ottenuto è un risultato storico, meritato, dovete andare sereni ma determinati ed orgogliosi di voi stessi, rappresenterete una società, una comunità, date il massimo in ogni circostanza e tutto andrà bene….”

Lo hanno fatto direi, superlativamente!!

premiazione in comune 2

SFILATA IN PIAZZA

Qui finisce una favola che è diventata realtà, un manipolo di baldi giovani guidati dal loro condottiero ed dai suoi fedeli luogotenenti, hanno saputo lottare e soffrire per raggiungere un risultato che ha coinvolto un paese, hanno dato maggior prestigio alla nostra società, sempre attenta al lavoro giovanile, raggiungendo il gradino più alto, troppo facile dire che per il solo fatto di partecipare a questa fase finale era comunque un grande risultato, verissimo, però quando una squadra della nostra società arriva a giocarsi qualcosa d’importante, difficilmente fallisce, è nel DNA della nostra gente, fiera, combattente, che non molla mai…

GRAZIE !!

Stefano Gelosini

(Responsabile Settore Giovanile Pallacanestro Novellara)                                                      Novellara agosto 2017

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